Progetto

Perchè Umanesimo Contemporaneo?

Nella sua dimensione storica, l’Umanesimo è strettamente collegato a un curriculum disciplinare, quello degli studia humanitatis, che privilegia la storia, la filologia, la retorica come strumenti di libertà dell’uomo attivo. L’umanesimo al contempo, nelle sue varie interpretazioni, richiama anche un pensiero programmatico che pone al suo centro l’uomo e il suo destino, cogliendone la dimensione tragica – sul piano esistenziale e storico – e tenendo altresì ferma la consapevolezza della necessità dell’operare umano nella storia, ascoltando la ‘lezione degli antichi’ e aprendola all’esperienza delle ‘cose’ moderne. 

Interrogazione sull’uomo e sulla contemporaneità, rigoroso senso del lavoro e coscienza critica nell’esercizio delle discipline liberali. Coniugare al presente questo triplice aspetto è lo scopo del «Centro sull’Umanesimo contemporaneo».

In che senso vive dunque l’Umanesimo? Come metodo critico, come spirito di ricerca aperto a tutti i campi della attività umana, e insieme come cautela del ricercatore per garantire l’imparzialità del proprio lavoro, senza rinunciare all’impegno e al dialogo con il presente.

«L’Umanesimo non può essere un ideale; come tale sarebbe una delle utopie più malinconiche, perché rivolta al passato. Il suo valore attuale è quello di metodo. Il problema è mantenere viva, sulla più vasta scala possibile, l’indipendenza critica, la capacità di giudizio e di orientamento, la possibilità di lavoro intellettuale libero, disinteressato, autonomo, tanto più distaccato e aperto quanto più impegnato». (Delio Cantimori)